Newsletter della scuola e dell'educazione

0126. Cari ragazzi e ragazze, è con grande piacere che, a nome di tutti i docenti e gli educatori, vi accolgo alla Scuola Secondaria di Primo Grado. Benvenuti!

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“Mettiti in gioco!”. Questo è stato il titolo, il motto che ha accompagnato molti di noi durante lo scorso  Progetto Estate ed oggi entrando in questo cortile ci è stato nuovamente ribadito; cari ragazzi, se ci pensate, la vita di ciascuno di noi può anche essere paragonata ad una lunga “sfida” durante la quale siamo chiamati a giocare tante partite tra loro simili, ma mai identiche: di volta in volta ci troviamo in mano carte diverse, ci misuriamo con regole diverse, con livelli di difficoltà che cambiano e crescono man mano che noi diventiamo più esperti; accanto a noi troviamo compagni di gioco diversi, alcuni già noti e altri nuovi. Attenti, però: in una partita a carte uno solo vince e gli altri perdono; in quelle della vita ciascuno di noi, nella sua unicità, può risultare vincitore: tutti siamo chiamati a vincere! Solo chi, per paura, per poca fiducia in sé stesso e negli altri, si rifiuta di mettersi in gioco rischia di perdere, di sprecare le carte che ha in mano.

Oggi inizia per voi una nuova partita, quella della Scuola Secondaria. Una partita in cui il livello di difficoltà si alza un po’, ma solo perché oggi voi siete giocatori più esperti di prima: a questo tavolo, infatti, arrivate con in mano già diverse carte da giocare: sono le conoscenze, le competenze, le esperienze che vengono dalle partite che avete già giocato. Ma guardiamole queste carte molto speciali. Come sapete, le carte da gioco sono diverse per via dei segni che le contraddistinguono: picche, fiori, cuori ec… ; ebbene questi segni vengono chiamati “semi” e questo è molto interessante perché il seme è qualcosa che appare piccolissimo, ma che è destinato ad essere gettato nella terra, ad essere sparso a piene mani per potersi schiudere e generare una pianta, generare vita. Allo stesso modo, cari ragazzi, mettersi in gioco alla Secondaria come in ogni altra partita, significherà per voi gettare i semi migliori che già avete in mano e quelli nuovi che vi verranno donati (e questo sarà anche compito nostro). La semina potrà essere talora faticosa; qualche volta il raccolto sarà immediato e abbondante, qualche volta si farà attendere e richiederà pazienza; qualche volta bisognerà riseminare, ma non temete, in questo sforzo non sarete mai soli e ciò che raccoglierete sarà prezioso e varrà la pena: getterete infatti i semi degli uomini e delle donne che diventerete. Concludo questo mio saluto prendendo a prestito le parole di una grande donna morta venticinque anni fa: madre Teresa di Calcutta e che vorrei diventassero il nostro augurio per voi:

Semina impegno, raccoglierai risultati.

Semina onestà, raccoglierai onore.

Semina gentilezza, raccoglierai gratitudine.

Semina amore, raccoglierai felicità.

E ricorda: anche se non dovessi raccogliere niente,

non stancarti mai di seminare.

 

Buona partita! Buon anno scolastico!

Client

prof. Marco Gamba con gli insegnanti della scuola PRIMARIA

Date

23 Settembre 2022

Tags

Lettere, Percorsi

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