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0146. Una riflessione dopo il seminario

0146. Una riflessione dopo il seminario

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Il fenomeno del disagio infantile si sta sempre più diffondendo tra i bambini del terzo millennio.

Si riferisce prevalentemente a problematiche di ordine comportamentale derivate da fragilità emotive e relazionali che influiscono notevolmente sulla vita scolastica del bambino. Un bambino “emotivamente fragile” fatica ad inserirsi nel contesto classe con altri coetanei perché vorrebbe che tutte le attenzioni fossero su di sé e dal momento che questo non avviene innesca atteggiamenti poco adatti al contesto, cercando in tutti i modi di attirare l’attenzione dell’adulto oppure si estranea dal gruppo scollegando qualsiasi collegamento con la realtà che lo circonda. Per noi insegnanti, in queste situazioni, diventa fondamentale riuscire a instaurare un dialogo di fiducia e di vicinanza sia con il singolo che ci sta dicendo a suo modo “guardami” sia con il gruppo che ci aiuta a creare un clima collaborativo.

Il gioco psicomotorio gioca un ruolo essenziale per prevenire e superare le principali forme di disagio educativo perché permette al bambino di sviluppare atteggiamenti sociali e relazionali che lo aiutano a superare io proprio IO e ad aprirsi verso l’Altro. Il gioco insegna a stare insieme, a condividere, a collaborare e a farci sentire parte di un gruppo.

È indispensabile proporlo a scuola perché ha la capacità di “sorprendere”, e nella sorpresa si acquisiscono nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno.

Client

Silvia, maestra della Primaria

Date

29 Ottobre 2022

Tags

Educare

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